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Aggregazione, sport, militanza e punk hardcore

Racconto di una curiosa correlazione tra una crew punk hardcore, un collettivo politico e un team sportivo

Sono Gianmarco e vengo dalla provincia di Viterbo, per fare un velocissimo quadro di presentazione dico che faccio parte del Tuscia Clan (la crew che organizza concerti punk hardcore nella nostra zona dal 2009), ho avuto anche io stesso un gruppo punk hardcore ed erano i Noprove; sul piano militante faccio parte del Comitato di Lotta Viterbo collettivo che ha cambiato qualche nome nel corso degli anni ma esiste e prova a cambiare lo stato delle cose già da qualche anno.

Con gli altri ragazzi del “nostro giro” abbiamo fondato qualche anno fa anche un gruppo escursionistico chiamato L’Oplita; inoltre insieme a Matteo (altro ragazzo del giro nostro nonché bassista dei furono Noprove) verso la fine del 2015 abbiamo creato il Riot Squat Team, oggi quindi nonostante siamo su Radio Punk vorrei parlare di Riot Squat esulando dai soliti argomenti e farà strano ai più, leggere un argomento sportivo qui. 

C’è da premettere che la nostra crew nacque all’interno e forse anche a causa di una palestra popolare ufficiosa che si trovava nella parte medievale del centro storico di Viterbo; già grossa parte di noi sentiva il punk hardcore e l’oi! e ci fu bisogno di fare alcune iniziative per autofinanziare la “Palestrina” così optammo a novembre 2009 per il primo concerto a quella che chiamammo Cantina Del Gojo. Questa premessa quindi non per attaccare un pippone sulla nascita del Tuscia Clan bensì per far intendere che bene o male la correlazione tra la crew skinhead/hardcore e la parte sportiva esiste fin dagli albori.

Io mi avvicinai molto grazie alla piccola palestrina popolare e anni dopo anche Matteo si avvicinò molto tramite questo aspetto; io feci dei corsi di formazione per diventare istruttore e iniziai a studiare autonomamente, in seguito andai anche insieme a Matteo a fare dei corsi; nel frattempo per una serie di problematiche (anche perché io avevo iniziato a lavorare fisso in alcune palestre) fummo costretti a chiudere quella piccola palestra.

Ci accorgevamo sia io lavorando in palestra, sia lui da ancora esterno al mestiere, che i nostri metodi e alcune nostre conoscenze non erano congrue con quello che vedevamo in giro nella grande maggioranza di palestre commerciali e anche PURTROPPO in molte palestre popolari. 

Iniziammo quindi usando Riot Squat come pagina divulgativa usata per spiegare alcuni esercizi o condividere articoli scientifici che valutavamo utili e sensati. Nel frattempo abbiamo notato che molti dei nostri amici ci iniziavano a seguire, non erano solo quelli che già si allenavano nella nostra ex palestrina popolare, non erano solo quelli che si allenavano nella palestra commerciale dove lavoravo bensì c’era proprio tanta gente che iniziava: a casa, in palestra, al parco ecc… 

Abbiamo sempre spinto un tipo di approccio che desse più importanza alla prestazione, alla preparazione atletica, alla forza e non alla sola e solita estetica; tutto questo ci ha portato sempre sia a far ottenere risultati ai ragazzi, ai compagni che seguivamo e ci ha portato anche ad essere seguiti da ragazzi che si allenavano negli sport da combattimento, che secondo noi è un ambito importantissimo perché quelli del nostro “ambiente” non dovrebbero mai abbandonarlo!

Voi direte “ma tutto questo che c’entra col punk?”

Secondo noi c’entra, anzi c’entra su tutti i piani si musicale/attitudinale che sul piano perfino politico.

Una delle nostre intenzioni è quella di limitare molto la visione del punk sfascione nichilista pessimista, divulgare al contempo una mentalità più positiva e secondo noi questo processo passa anche attraverso l’allenamento fisico; non fraintendete: NON stiamo facendo gli straight edge hardline rompicojoni (anche perché non lo siamo proprio ahah) stiamo solo optando per una via di mezzo a ciò che abbiamo unicamente visto per anni!

Sull’altro piano, che noi valutiamo molto, essendo anche militanti o comunque vicini ad ambienti politici (no, non è scontato se ti senti il punk e l’oi! può anche non fregartene un cazzo), pensiamo che vada eliminata anche la visione del “comunista=zecca sfasciona drogata debole” e che il miglioramento, l’ottimismo dei militanti singoli, l’avvicinamento nostro nei confronti della classe possa passare anche da questo; oltre al fatto che una semplice diffusione di palestre popolari DI LIVELLO (inteso come livello tecnico non come arredamento locali eh) creerebbero un’aggregazione ampia e funzionale. 

Un appunto: il nome ha un evidente richiamo punk ed è chiaramente riferito alla canzone Riot Squad dei Cock Sparrer ma non ha significati di richiamo con la canzone.

In tutto questo siamo riusciti nel tempo da essere un team online che faceva divulgazione ad eventi concreti, come: stage in palestre (di zona e non) e in palestre popolari.

Abbiamo fatto partire dallo scorso agosto anche un corso di calisthenics (allenamento a corpo libero con anelli, sbarra e parallele) nella nostra sede di Viterbo che si chiama Officina Dinamo

La sede è multifunzione ed è quindi utilizzata dal Tuscia Clan per iniziative ambito punk oi! HC e dal Comitato di Lotta Viterbo per iniziative politiche. 

Il nostro corso che siamo sempre riusciti a gestire io e Matteo, nonostante i miei impegni lavorativi ecc.. possiamo dire sia andato a gonfie vele, anzi purtroppo a volte abbiamo dovuto dire di no a nuovi potenziali allievi a causa dello spazio e per non sovraffollare rischiando un calo della nostra precisione nel seguire tutti. 

Il team quindi oggi possiamo dire che oltre me e Coach Matteo, include tutti i ragazzi che io seguo a distanza personalmente e tutti i ragazzi che vengono al corso calisthenics. Non neghiamo che c’è la forte intenzione di riaprire una vera e propria palestra popolare che possa essere solamente dedicata allo sport, senza occupare 2 volte a settimana la sede che già è abbastanza polifunzionale. 

Tra le soddisfazioni più grandi ci siamo accorti che abbiamo limitato le negatività di questo periodo a qualcuno:

  • tra le varie cose abbiamo notato che i ragazzi del corso calisthenics Officina Dinamo sono in grado di allenarsi, negli esercizi BASE, in maniera praticamente autonoma in casa, con poco spazio e attrezzatura; noi abbiamo fornito loro un protocollo di 9 allenamenti personalizzabili;
  • abbiamo spronato gente ad allenarsi che non aveva mai iniziato prima di questo periodo;
  • abbiamo pubblicato video di esercizi e un allenamento riproducibile in casa;
  • ci hanno scritto in molti del “giro” o comunque del nostro ambiente di varie città italiane, dandoci, a quanto pare, estrema fiducia.

Scusate la grossa premessa ma era necessaria per contestualizzarci, prima di salutarvi rinnovo l’invito ai lettori, lasciando qualche dritta qui per un allenamento da fare durante il periodo di quarantena (lo so molti lavorano lo stesso, come il sottoscritto eh), oltre a quelle che potete trovare seguendo la nostra pagina Facebook e Instagram (scrivo questo per facilità perché lì trovate video e immagini utili):

Fate esercizi semplici, pochi e fatti bene, ad esempio: 

  • esercizio di tirata: trazioni se siete fortunati e avete una sbarra o qualcosa per aggrapparvi, oppure le trazioni australiane che si possono fare sotto ad un tavolo robusto (scriveteci per capire come);
  • esercizio di spinta: le cosiddette flessioni che noi chiamiamo giustamente piegamenti a terra vanno benissimo; potete poi in base ai livelli utilizzare delle varianti che possono renderli più difficili o più facili (video a riguardo sulla nostra pagina IG);
  • esercizio di gambe: air squat (lo squat senza nessun sovraccarico), il goblet squat (usando una cassa d’acqua), affondi di tutti i tipi, per i più esperti squat a una gamba;
  • esercizio addome: plank, plank laterali, barchetta (scriveteci per capire eventuali differenze o se non vi torna qualcosa).

Un altro consiglio che vogliamo fornirvi è: non vi fissate sui numeri, del tipo scopiazzando qua e là può capitarvi di leggere 5×5, 4×8, 3×10 ecc… Ecco questo specialmente a casa dove dovete allenarvi a corpo libero non serve a nulla! Perché non potete stabilire il peso ma siete obbligati a usare il vostro peso corporeo.

Consigliamo un lavoro a percentuali quindi voi capite quale sarà il vostro massimale (il massimo numero di ripetizioni che fate con il peso corporeo in un determinato esercizio); ovviamente il massimale andrà testato solo dopo aver conosciuto la tecnica corretta di quell’esercizio.

Consigliamo anche lavori a tempo in cui ognuno farà le ripetizioni che riesce a fare in base al proprio livello.

Così facendo potrete strutturare, ad esempio, allenamenti così:

  • trazioni 50% x 6 serie;
  • piegamenti a terra 75% x 4 serie;
  • air squat 10’ amrap (più ripetizioni possibili);
  • plank sui gomiti max x 4 serie.

Questo è solo un esempio, un altro esempio in cui proponiamo utilizzo di percentuali e tempo lo trovate sulle nostre pagine. Fateci sapere!

Per concludere: l’ambito sportivo, come quello escursionistico, lo abbiamo quindi affiancato alle altre questioni sia attitudinali/musicali sia a quelle politiche, tutti questi percorsi hanno molti singoli in comune e pensiamo siano strade giuste da portare avanti insieme ma parallelamente.

Speriamo, avendo deviato dall’ambito punk, di non avervi annoiato e di essere stati utili perché ora più che mai la positività di cui parlavo sopra deve prendere il sopravvento, visto che nemmeno possiamo fare i concerti…

Saluti, Gianmarco.

                                                                                                                                       
Foto 1 e 2 di Michela Midossi