IF I DIE TODAY – Liars – Recensione

Arriva con molto ritardo la recensione su uno degli album più energici del 2010,ovviamente nell’ambito del punk rock e di tutte le sue varie sfumature.Stiamo parlando,di LIARS,Album degli italiani IF I DIE TODAY,molti di voi li conosceranno per aver aperto al concerto dei sum  41 in febbraio e per la loro partecipazione all’i-day 2011 il 4 settembre con Adam Kills Eve,Face to face,No use for a name,Taking back Sunday,simple plan e The Offspring.La band cuneese apre il loro SPLENDIDO disco con la canzone SHIPS IN THE WOOD, canzone violenta,di enorme impatto e adattissima a cominciare l’album,con quel “WE ARE..” insistente e urlato con rabbia per tutta la canzone.L’album continua con un capolavoro di questo genere,I SEE THE DEVIL, canzone molto arrabbiata e in alcune parti emerge un filo di esasperazione,il finale è davvero spettacolare,le chitarre si impegnano in un riff non complicato ma di grande effetto,eccezionale.La terza canzone(GOLD CROWNS)è la solita canzone compatta,veloce e violenta,molto punk,molto lineare fino a quando arriva il minuto 1.52 : è qui signori e signore che dovete alzare il volume del vostro stereo e rimanere ammutoliti da uno dei riff migliori che abbia mai sentito,la parte cantata che inizia poco dopo il riff di chitarra poi è la ciliegina sulla torta.Andiamo avanti e troviamo LUCKY MAN,pezzo in perfetta sintonia con il resto dell’album e molto simile a “I see the devil”,l’esasperazione e la rabbia escono fuori da tutte le parti,gran pezzo.DEADMAN è una canzone  molto incisiva,non ci sono tante parole da spendere,pezzo punk in perfetto stile,assolo impeccabile di chitarra che ci accompagna alla canzone successiva che è POISON.Questa canzone parte con molta più calma delle altre e crea quasi una pausa come dire aspetta,fermiamoci un attimo.Però nella sua LEGGERA CALMA,è pur sempre violenta e riprende il ritmo del resto dell’album molto presto anche se mantiene sempre che la rende più tranquilla,il ritornello si ripete sempre con la stessa disperazione.Si prosegue con BOB FORD ISN’T DEAD, la canzone che sembra quasi la prima canzone di un secondo album: (eh si,poison avevo detto che dava la sensazione di distacco,seppur leggero, dal resto dell’album),questa riparte incazzatissima ed è sicuramente la canzone meno melodica dell’album ma più violenta e grintosa,guardando il video poi,c’è poco da dire,questa canzone è proprio POTENTE.La canzone successiva è WHAT GOES AROUND COMES AROUND che è particolarissima,inizia arrabbiata,poi prosegue in uno stile più tranquillo e molto punk rock e poi si sofferma un po’ malinconica ed esasperata nell’interludio prima di riprendere la grinta e la violenza nella parte finale.THE FIRS STORM è la penultima canzone e assomiglia moltissimo a bob ford isn’t dead,anche se è meno tosta,ma decisamente più melodica e verso il minuto tira fuori un ritornello orecchiabilissimo e che spacca assolutamente,decisamente meno Melodic HC ma ugualmente splendido che anche questo,inutile dirlo finisce con rabbia e decisione(IMMENSI).senza nulla voler togliere all’ultima canzone (THE ROAD TO HAPPINESS) io credo che l’ultima vera canzone dell’album sia proprio the first storm,poiché the road to happiness è quasi un saluto al pubblico,una specie di outro che racchiude però un forte messaggio leggibile sia nel titolo che dalla musica.
Insomma dopo aver descritto traccia per traccia l’album,nel suo complesso posso dire che l’album è violento,di grandissimo impatto e si nota una notevole attitudine(live sono spettacolari),inoltre l’album scorre molto fluido,coerente ed è piacevolissimo da ascoltare,se si è Incazzati ancora meglio! I riff di chitarra sono semplici ma efficacissimi in quanto riescono a trasmettere tutto.La parte cantata sia la parte urlata che quella cantata in “pulito” è impeccabile,urla al posto giusto con voce abbinata perfettamente e il pulito è molto intonato e la voce viene usata soprattutto nelle parti più lente e disperate.La batteria e il basso non vanno assolutamente in secondo piano,perché chi sta dietro le pelli ha fatto un lavoro decisamente importante,il ritmo è perfetto e molto PUNK e in alcuni punti ci sono delle parti davvero molto originali,il basso segue la chitarra ma si riesce a distinguere piuttosto bene soprattutto nelle parti più calme,nelle quali insieme alla batteria da un ritmo solido alla canzone.Insomma,questo album è una gran figata e vi consiglio di ascoltarlo,ha tutto!
Voto Album: 9
Voto canzoni:
Ships in the wood – 8
I see the devil – 8,5
Gold Crowns – 9
Lucky Man – 8
Deadman – 7
Poison – 8
Bob Ford isn’t dead – 9
What goes around comes around – 7
The first storm – 8
The road to happiness 7