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Blind Ride – Too Fast for a Sick Dog

Ride fast, ride blind!

Da quella stessa Campobasso e dal quello stesso Molise che hanno partorito i Defezione, un altro album di un’altra nuova band!

I Blind Ride (qui la loro pagina Facebook) sono un gruppo di formazione molto recente – addirittura risalenti appena all’ottobre del 2019 – che non solo hanno già registrato un album, ma che suonano diversi da ogni altro gruppo al momento attivo sulla penisola!

È hardcore, senza dubbio; è tagliente, cinico e a tratti claustrofobico, tanto da trasmettere angoscia e desiderio di uscire, di respirare, di non soffocare più in un luogo avverso, non scelto, ostile. Sa essere veloce, certo, senza tuttavia mai esserlo in modo ridondante. I Blind Ride dimostrano di saper tranquillamente schiacciare l’acceleratore, ma altrettanto di come non sia necessario essere velocissimi per risultare pesanti, diretti e coinvolgenti.

Ma c’è molto di più. Nei sette pezzi di questo CD c’è molto rock’n’roll, quello rumoroso, quello degli MC5, dei primissimi Motorhead e dei Turbonegro, col gain a 10 e i feedback che ovattano l’udito, con chitarre sudate che tessono trame fitte, rami taglienti di una pianta infestante cui farci largo per prendere fiato. Il tutto va a rendere più speziato un sound che rimanda molto ai Black Flag di My War, allucinati, graffianti, acidi.

I Blind Ride confezionano un CD concreto, sanno cosa vogliono, ma non per questo meno fluido, rapido e spavaldo; l’ascolto è facile perché non è contemplata la possibilità che venga distratto, non ci sono riempitivi, né attimi di avvitamento, canzoni potenti come “Parasite”, “Afraid of losing nothing” e – la mia preferita – “December” non si sentono spesso, e potrebbero tranquillamente finire su un singolo o un EP tutto per loro.

Al momento, mi viene spontaneo paragonarli agli Wet Spinach austriaci, per la capacità di entrambi di sintetizzare un hardcore’n’roll così unico e originale, e se vi piace il tiro vi consiglio di cercarvi anche i Bored!, gruppo australiano, ahimè ormai defunto. Di rado un gruppo riesce a trovare così velocemente un proprio timbro e una propria dimensione, e ancor più di rado riesce a pubblicare un primo album di questo livello, proprio per questo spero tanto che i Blind Ride abbiano dell’altro materiale in cantiere, perché non vedo l’ora di metterci sopra le grinfie.

Rash