Game Boy, onde quadre e musica oltre i limiti

La cultura chiptune e il nuovo fermento in Italia

LOADING…

Un tasto a croce direzionale nero.
Due bottoncini violetti con scritto A e B.
Lo start ed il select grigi di gomma messi per obliquo in basso al centro.
Quello schermo verdognolo ed i suoi pixel neri e grigio scuro.
L’imponenza della silhouette di quel gioiello di plastica grigio chiaro.
Lo sportellino sul retro ed il suo click perfetto dopo averci messo le tue 4 AA.
Ed ogni pila messa sembrava una munizione da sparare. Ed esaurire, per ore ed ore, con la moltitudine di giochi in quelle magiche cassettine che hanno fatto la storia.

GameBoy

Stiamo parlando del mitico primo modello di “Game Boy”, ovvero il DMG 01. Soprannominato “mattone”, uscito nel 1989, prodotto e venduto in centinaia di milioni di esemplari, è stato il rivale numero uno del “Game Gear”, di casa Sega, che, pur avendo uno schermo a colori, non ebbe la meglio contro la bestia grigia targata Nintendo.
Era ovunque e lo aveva chiunque; rivoluzionò per decenni la vita, le lezioni (salvo eventuali sequestri della maestra), i pomeriggi, i viaggi e le vacanze di ogni ragazzino.
E non solo! Se ne appassionarono anche i più grandi.
Gli anni poi passano e gli oggetti di intrattenimento cambiano, si evolvono di pari passo con la tecnologia.

Ma una cosa in particolare rimane impressa nella memoria di tanti: l’inconfondibile suono di accensione del primo modello.
E le musiche dei giochi, così tanto innestate nella memoria collettiva che alcune theme track (come quella di “Tetris” o “Super Mario Land”) sono state campionate, remixate e coverizzate da una moltitudine di artisti, provenienti dai più disparati generi musicali.


Quelle inconfondibili musichette dal timbro spigoloso 8bit, erano scritte in codice assembly e venivano poi riprodotte dalla CPU del Game Boy, tramite i soli quattro canali audio a sua disposizione. Questa meraviglia del gaming portatile si evolse, esattamente come le console da casa. Con rese grafiche e audio sempre più avanzate, le colonne sonore non sfruttavano più il processore della console, ma bensì veri e propri brani composti con strumenti analogici o digitali.
Basta pensare alla prima “Playstation” con giochi come “Wipeout”, dove si sfreccia all’interno di velivoli futuristici anti-gravity su tracciati torcibudella con i Prodigy a palla.
Oppure le colonne sonore della saga “Final Fantasy”, le stazioni radio di GTA San Andreas, la strafamosa colonna sonora di Tony Hawk Pro Skater 2 etc.

Bene, arrivati fin qui vi starete chiedendo: Cosa c’entra quindi Il Game Boy con tutto questo?
E se vi dicessi che il tanto descritto e celebrato può essere un vero e proprio strumento musicale che fa un casino della Madonna?
E che esiste un genere che non è un genere, ma un vero e proprio movimento culturale e musicale che si chiama “Chiptune”?

START LEVEL 1: MICROMUSIC/CHIPTUNE LE BASI E IL MEZZO

In parole semplici: fare Chiptune significa fare musica con i chip.
Nello specifico si suona con vecchie console per videogiochi tra cui: Commodore 64, Atari ST, Amiga 500 ed il Game Boy.
Questa pratica musicale ha intrinseco in sé il concetto del DIY (il fai da te, per intenderci) e nel riutilizzo di oggetti e macchine considerate ormai superate.

Tutto nasce coi chip, alla base dei computer. All’epoca era una necessità, visto che negli anni ‘70 la tecnologia informatica non permetteva di riprodurre suoni complessi. Il tutto si limitava a suoni fatti con le onde quadre.
Negli anni ‘80, i computer che potevano generare e gestire suoni complessi costavano uno sproposito, per cui la chiptune nei videogiochi è rimasta per lungo tempo l’unico mezzo decente per la musica.

Sempre negli anni ‘80, assieme al fenomeno della pirateria (molto presente anche prima), nasce la “Demoscene”, scena di giovani hacker che, abbattendo le protezioni imposte nei giochi e programmi, mettevano la propria firma d’artista su di una schermata con una traccia musicale (ovviamente 8 bit) prima che partisse il gioco.
Erano le famose Cracktro.

Con il passare del tempo, questi cyber artisti diedero vita ad una vera, e sana, competizione creativa.
Affinando le proprie tecniche, le schermate divennero vere e proprie opere d’arte.
Le “cracktro” diventarono sempre più elaborate, grazie a software più moderni che permettevano di realizzare musiche sempre più belle e particolari. 
Di riflesso, le macchine venivano spinte al limite.
Tutto questo underground rimase vivo fino alla metà degli anni novanta.

LEVEL 2: L’AVVENTO DI LSDJ E NANOLOOP E I PIONIERI

Ormai superato dalle console con CD ROM, il suono dei chip a 8 e 16 bit delle vecchie macchine continuò ad avere amanti sempre attivi nella sperimentazione.
Arriviamo ai 2000 quando due personaggi della Demoscene scrivono e fanno uscire due programmi che permettono di fare musica con il Game Boy: LSDJ di Johan Kotlinski e Nanoloop di Oliver Wittchow.
Questo diede il via ad un suono nuovo e ad un movimento globale.
Nasce micromusic.net, punto di riferimento di un underground costellato di scene in fermento da tutto il mondo.

In Italia i poli principali della scena chiptune o Headquarters furono: Milano, Bologna, Roma e Torino.
E qui non possiamo non citare delle leggende della micromusic,già attive nei primi anni ‘90 su Roma, ovvero: Cobol Pongide, Mangaluca e LO_LO.
Altri grandi nomi risalgono ai primi 2000, con i micro party che cominciano ad essere sempre più presenti, organizzati da altrettanti pionieri come:
Micropupazzo (Roma), Secret Lab (Ostia) Tonylight (Milano), Pablito el Drito (Milano), Dj Minaccia (Fano).

Altri nomi storici della scena Italiana sono:
Fish n Chip 8 Bit, Gigi De Martino, Alessandro “Fil” Fileccia (Moncalieri – Torino), Postal Market (Bologna), Dr Bit ( Bologna), J8Bit (Roma), PCNA (Napoli), Pira666 (Roma), Mat64 (Roma), Buskerdroid (Roma), Microman (Roma), Omino LEGO (Roma), Dj Balli (Bologna), Kenobit (Milano) e arottenbit (Milano).

I primi generi sui quali si sperimenta sono la Techno e la Drum’n’Bass. Come accennato prima, la chiptune non è un genere. E qui cito Kenobit che in un’intervista risponde:

“Chiptune non vuol dire quasi niente, è come se avessimo il genere “chitarratune”, musica fatta con le chitarre, includerebbe di tutto, da Guccini ai Cannibal Corpse.”

Che la si chiami Micromusic o Gameboy music.
Ogni artista è libero. Viene ricoperta tutta la gamma di generi musicali, anche se principalmente si impronta il tutto per far divertire e far ballare la gente. Ciò non toglie che lo stesso artista, che suona techno con il suo Game Boy, non ti sorprenda con un pezzo Hip Hop o Metal.
Oppure con un remix di una colonna sonora di un vecchio videogame, o di un film, o di un pezzo cult della storia della musica.

Puoi aspettarti di tutto. Un esempio perfetto è arottenbit (Milano), che quando suona con il suo batterista (mostruoso) diventano gli arottenbit. Propongono un sound tra metal da pit assassino e casse dritte da dancefloor spietato.

LEVEL 3: UNA NUOVA ONDATA

Da un po’ di anni a questa parte, possiamo vantare una scena abbastanza numerosa e tra le più attive.
Grazie ad una nuova ondata di appassionati micromusicisti, assieme a quelli ancora attivi di quella precedente, si è formata questa bellissima e variegata scena dove abbiamo:

  • il Crew del nord di Microbixia che vede come membri: Frash Pikass (Brescia – 8bit sperimentale ed anche VJ), IDecade (Treviso – Drum n Bass), 0r4 (Milano/Berlino – Tekno) , Itspandaonair (Modena – Dubstep/rave/Drum ‘n Bass) e Overcesium (Lumezzane BS- Hardcore);
  • in Trentino, IanO (Trento – lo-fi thrash metal);
  • dal Veneto Gas1312 (Treviso – videogames music) e TRNT (Verona – Breakbeat);
  • dalla Lombardia, i fratelli Starving Gogo (ICM) e Richter (Punk/Metal) da Cremona (quest’ultimo con la sua etichetta online Bisso Multimedia) e Cowboy Bitpop (Mantova – lo-fi Patchanka/Dungeon Synth), Rbino (Seregno – Happy Hardcore)
  • dalla toscana, Tokyo Apartments (Lucca – Eurobeat/Melancholy Bass);
  • a Roma c’è il collettivo Square Terror Collective con: Daimon Chip (tekno/bass/melodic), Ick_(8bit Bass Terror) e B00leant (8bit Random Wave);
  • nel Lazio c’è KCMA (Formia – Amiga 500/Game Boy Gabber/Terror)
  • dall’Abruzzo ci sono Meru (Pescara – DnB/Dance é anche VJ) e N3R0H4Z3T (Pescara – Noise/Crust/8bit),
  • dalla Calabria Stregatox (Cosenza- 90’s Chiptune)
  • ed infine il progetto Bunny Black (Noise/Post Punk) dei Palermitani Maiqqu(Game Boy e Chitarra) e Francesco Less (Basso e voce)

Abbiamo chiesto ad ogni artista di dare una loro definizione di genere per la propria musica ma, come scritto prima, ci si può aspettare sempre di tutto.

LEVEL 4: IT’S PARTY TIME

Una delle cose più affascinanti della scena Chiptune è la diversità e l’inclusività, sia per quanto riguarda gli artisti che gli avventori delle serate. Gli eventi, organizzati perlopiù in spazi occupati o locali autogestiti, accolgono persone di ogni tipo e può capitare che altri micromusicisti si facciano chilometri per andare a supportare i colleghi e passare una bella serata ad onde quadre.
Essendo una community relativamente piccola, esclusi i vari eventi nazionali, i festival internazionali sono i più bramati ed attesi. Si ha l’opportunità di incontrare persone con le quali si parla solo sul web, scambiarsi qualche consiglio con l’artista preferito e fare nuove amicizie.
Ma la cosa principale ovviamente è farsi sentire mentre ci si scatena con i propri Game Boy o altre macchine.

Scavando un po’, ho trovato informazioni sui vari eventi importanti passati, e non posso non parlare delle serate storiche che si sono tenute sul nostro territorio.

L’Elettrozolla di Signor Nerto, a Falconara nel 2009, che era una riunione della scena e si svolgeva in un campo in mezzo alle balle di fieno. A Roma Micropupazzo e Buskerdroid nel 2012 organizzarono la serata 8bit in Europe, al Circolo Dal Verme per finanziare il documentario omonimo, girato dalla scena spagnola.
Sempre a Roma, tra il 2008 e il 2011, si sono organizzati i Microaperitivi al Jolly Roger, dove suonavano pezzi grossi della 8bit mondiale (Bubblyfish e Patrick Catani ad esempio).
Non dimentichiamo i numerosi eventi organizzati allo ZK di Ostia, dove in alcuni casi hanno sostituito le vecchie serate “tecnuse” del sabato sera, ed hanno aiutato ad un cambio di rotta e di gusto negli amanti del ballo.
A Bologna le serate EXTREME BIT TERROR organizzate da Dj Balli.

Attualmente a Milano c’è MCU – Milano Chiptune Underground, organizzato da Kenobit e arottenbit, quest’anno alla nona edizione. È ufficialmente uno dei festival più importanti, ormai punto di incontro tra il meglio della scena italiana e mondiale.

Dallo staff di 8bit Italia a Lucca viene organizzato Il “Microcon”, evento “giovane” (l’anno scorso si è tenuta la seconda edizione) dove si raduna la scena Italiana.

A livello internazionale abbiamo Festival dove suonano artisti da ogni parte del mondo, e dove hanno partecipato anche alcuni dei nostri. A partire dallo storico “Blip Festival” di New York (per alcuni anni svoltosi anche in Danimarca, Australia e Giappone) dove hanno suonato Postal market nel 2007 e Tonylight nel 2008.

Sempre Tonylight, nel 2008, si è esibito al Pulsewave di New York. Altro festival molto importante è lo Square Sounds Festival, che si svolge sia in Australia che in Giappone.
Kenobit si è esibito in entrambi gli eventi, a Melbourne nel 2020 e a Tokyo nel 2017 e nel 2019.
Sempre a Tokyo, nel 2019 hanno suonato Starving GOGO e Richter.

In Danimarca, nell’isoletta di Bornholm, c’è il “Chipwrecked”, il più grande festival chiptune all’aperto, dove hanno suonato nel 2018 IanO e nel 2019 Kenobit.

A Utrecht in Olanda all’ “Eindbaas” dove nel 2009 vediamo Buskerdroid e Microman mentre nel 2019 Kenobit.
In Germania a Norimberga il “Chip Hits the Fan” dove nel 2019 in open stage suona IanO. A Manchester in Inghilterra, il “Chip Bit Day” dove nel 2015 abbiamo Kenobit e nel 2018 Starving GOGO.
Sempre a Manchester il “Superbyte” nel 2015 Kenobit. In Belgio ad Antwerp al “Bitgrid” nel 2014 arottenbit e Kenobit.
In fine non posso non nominare il “Mag Fest” che si svolge a Washington.

LEVEL 5 BOSS: LET’S MAKE SOME NOISE (suonare il Game Boy)

La particolarità del Game boy è che costa poco e che ne sono stati prodotti centinaia di milioni di esemplari.
Puoi trovarlo ad un mercatino, su ebay, su vari siti di vendita online (social compresi) e te lo porti dove ti pare.
Si può suonare con qualsiasi modello di Game Boy, ma a parte i discorsi tecnici di potenza e di suono e comodità, i due modelli usati maggiormente sono:

  • Game Boy DMG 01( il primo modello)
  • Game Boy Color GBC

Per far sì che il vostro Game Boy diventi un’arma da terremoto “on tha dancefloor”, vi bastano due cose: un Game Boy e una flash cart con LSDj o Nanoloop.

FLASH CART E PROGRAMMI/TRACKER:

Come dicevamo prima, LSDJ e NANOLOOP sono i due programmi per creare musica su Game Boy.
Hanno approcci differenti alla composizione musicale. Lsdj è un tracker nella sua accezione più classica. È il software più utilizzato e permette di realizzare tracce più articolate.
Mentre Nanoloop ha una interfaccia grafica impostata come un sequencer ed è più improntato per l’improvvisazione.

  • LSDJ: Si può scaricare sul sito ufficiale con una donazione libera.
    Per usarlo, è necessaria una Flashcart dove poter flashare la ROM del programma.
    Le cart più usate sono le EMS, attualmente fuori produzione ma con un po’ di fortuna si riescono a ancora a trovare sul web (occhio ai prezzi che variano).
Game Boy Smart Card

In alternativa ci sono sul mercato altre cart come le EL CHEAPO di BennVenn

Altrimenti le EZ FLASH JUNIOR

Se al momento non siete ancora in possesso di un Game Boy, o state aspettando che ve lo modifichino e volete cominciare a fare pratica, si può anche far girare la ROM su PC o Mac tramite degli emulatori.

  • NANOLOOP: a differenza di LSDJ, la versione completa del software è disponibile solamente in cart costruita apposta ed è possibile ordinarla direttamente dal sito ufficiale.

Per quanto riguarda LSDJ, su Youtube si trovano un sacco di tutorial, tenuti dagli stessi artisti.
Consigliatissimo in particolar modo, il corso tenuto da Kenobit, diviso in 4 puntate.
Non fatevi scoraggiare dalla durata dei video, sono molto scorrevoli.
Riguardo Nanoloop si trova molta meno roba, ma comunque consigliamo di leggere il manuale.
Ora siete pronti ad attaccare il Gameboy a delle casse o ad un mixer tramite l’uscita cuffie!

BONUS LEVEL


Ma attenzione, non è tutto! Esistono molte modifiche opzionali (ma consigliatissime) da fare, sia per l’estetica, il suono o la comodità.La prima, e la più importante è la

  • PRO SOUND: è una modifica audio che consiste nel bypassare la circuiteria per gli auricolari, saldando i cavi direttamente sul potenziometro dell’uscita audio e rendendola di fatto una uscita di linea. Amplifica e pulisce un minimo il suono da ronze e rumori di fondo.
    Si possono usare diverse soluzioni come: jack da 3,5 mm femmina, jack da 6 mm femmina o una coppia di RCA.
  • BACKLIGHT: per suonare in club, locali o sale da concerti al buio, avrai bisogno di uno schermo retroilluminato, cosa che il Game Boy di serie non ha. Ne esistono di diversi colori e oltre a dare un tocco più cool alla tua console portatile, potrai giocarci al buio e vedere lo schermo mentre performi.

Sono reperibili sia su ebay che su diversi siti dedicati al settore

https://store.kitsch-bent.com

https://www.deadpanrobot.co.uk

https://handheldlegend.com

https://www.retromodding.com

https://www.gameboyshack.co.uk

Sia per le modifiche audio che per l’installazione di una backlight, non sono richieste capacità sovrannaturali.
Basta avere le conoscenze basiche di saldatura e una mano ferma.
In ogni caso il web e Youtube sono pieni di tutorial che aiutano.
Se non siete degli smanettoni, e non volete rischiare di danneggiare il vostro Game Boy, potete chiedere a qualche artista se può farlo al posto vostro. Molti chiptuner modificano i propri strumenti.
In alternativa si trovano Game Boy già completi e modificati, super pimpati e pronti per suonare, ma ovviamente il prezzo è più elevato.

Approfondimenti/get in touch
Su Facebook sono presenti molti gruppi, dove troverete sempre qualcuno che è lieto di aiutarvi e rispondervi.
http://www.8-b.it/
Micromusic Italy (fb)
Chiptuna Europa (fb)
Chiptunes = WIN (fb)

Daimon Chip
///S.T.C.///

Cosa ne pensi? Contattaci se hai altre info su chiptune