10 anni di Rumagna Sgroza – report e foto

Rumagna Sgroza: 10 anni int la stre festeggiati allo Spartaco di Ravenna!

Ci sono persone che conosci da poco, ma che sono talmente meravigliose e che ti danno così tanta carica e positività che è come se le conoscessi da una vita e che vorresti passarci più tempo possibile. Baku e Paolina sono indubbiamente tra queste persone. Indimenticabile il bellissimo viaggio al Tuscia Hardcore 2019, l’aiuto, la compagnia e la disponibilità nel dare una mano a noi due disadattati che stiamo scrivendo/facendo le foto e alla nostra distro. Il perché di questa introduzione è presto detto: Baku e Paolina sono coloro che per questi 10 anni hanno dato continuità a Rumagna Sgroza, non badando a futili mode passeggere, ma stando “int la stre” (nella strada in romagnolo) con dedizione, passione e smisurato amore per il territorio. Ma andiamo con ordine, cos’è Rumagna Sgroza? In sintesi potremmo dire che è un’etichetta (e non solo!) DIY presente dal 2009 in Romagna. Che altro… Beh, potremmo dire tante cose, ma preferiamo rimandarvi a questa nostra intervista in cui il duo si presenta alla grande e soprattutto abbiamo voluto concentrarci sull’aspetto umano di chi manda avanti questo progetto semplicemente perché… Gli si vuole un gran bene!
Comunque sia da tempo immemore e con una locandina fantastica era annunciata la serata di questa sera. Arriviamo prestissimo al CSA Spartaco, montiamo il banchetto con gran calma e muniti di fresche birre da mezzo, scopriamo che a Ravenna quando ci sono problemi con le prese elettriche la prendono sul personale e iniziamo il giro di saluti delle tante distro presenti, tra cui quella proprio di Rumagna Sgroza, posta di fronte a noi con tanto di nuove felpe realizzate dall’amico Andrea di Istinto Serigrafia! Le felpe sono volate – anche perché la grafica era stupenda e vuoi mettere sfoggiare la felpa con la scritta “spirito della settimana rossa”?! – e con nostra gioia anche i portachiavi fatti da noi hanno avuto successo (evviva l’autoreferenzialità!).
Sul palco, intanto, è tutto pronto e complice un ottimo lavoro dei fonici si può cominciare. I Diario di Bordo inaugurano le danze, testi di vita vera, working class e orgoglio stradaiolo scritti in maniera poetica ma fottutamente sincera e che ti colpisce. Chitarre con riff intricati, melodia, potenza e tecnicismo mai stucchevole e basso e batteria martellanti. Belli da vedere sul palco, grande affiatamento e ci deliziano pure con una super catchy canzone inedita che presumibilmente finirà nel nuovo album, muovetevi! Band che meriterebbe molto di più!
A seguire tocca ai Güerra: anche oggi Mexicana in prima linea e nuovo disco in bella mostra! La band, formata da persone che hanno suonato in centocinquantamila* band sempre supportate da Rumagna Sgroza, è al momento tra le più attive della scena. Siamo fieri coproduttori (evviva l’autoreferenzialità 2.0) del loro 12” e i loro ultimi live stanno decisamente conquistando tutti. La gente sa già le canzoni a memoria e sotto palco si lotta per impossessarsi del microfono e cantare insieme a Mattia. E così la band street punk oi capellona chiude la scaletta con la gente festante! Ebbravi! (*può non essere vero).
Intanto torniamo alla distro giusto per far finta di fare qualcosa e, dopo aver tracannato qualche borghetti diy, si torna di là che stanno per iniziare i Turn Against! Nel frattempo questo report sta assumendo la forma di uno spazio pubblicitario di Mastrota, visto che siamo al 3° Evviva L’autoreferenzialità. Eh già, abbiamo co-prodotto pure l’ultimo EP dei Turn Against. #Accattatavill!
Finita questa ennesima marchetta torniamo al live! I Turn Against da Comacchio regalano emozioni, urla strazianti e da brividi, riff clamorosi e alta intensità. Dal vivo riescono sempre a prenderti, a trascinarti in un vortice di emozioni anche grazie ad un impatto visivo importante e là davanti si crea del gran macello. Favolosi.
Ancora chiacchiere, ancora birre e si fa presto l’ora de Gli Ultimi. Mai visti prima, grazie a Rumagna Sgroza riusciamo a rimediare a questa grave lacuna! Che bomba. Non ci sono altre parole. Davvero, spettacolari, sembrano una band che per tutta la vita non ha fatto altro che suonare insieme, grande feeling, grande tenuta di palco e pezzi suonati alla perfezione. Oltretutto scaletta fatta come si deve, giuste pause e momenti indelebili e di gran punk rock sulla cover “Questi Anni” dei Kina, la canzone dedicata a Sigaro, “Red Rose”. Chapeau e innamoramento pressoché totale per questa incredibile band. Grazie di essere tornati!
Manca una sola band, band che il sottoscritto ha visto ormai una quantità impressionante di volte (lontanissimi i giorni in cui mi lagnavo che non li vedevo mai!). Sto parlando dei Plakkaggio da Colleferro! La band ha segnato – insieme a tante altre, eh! – il mio passaggio definitivo al lato oscuro del punk hardcore anni fa e tra l’altro era tra le poche band che è riuscita farsi conoscere anche nella mia provincia, luogo mediamente molto poco aggiornato in quanto a punk e hardcore. Va beh, detta sta cosa sicuramente poco interessante, i Plakkaggio hanno spaccato. Lo testimonia il disastro sotto palco, la scaletta da cui tuffarsi sul pubblico (!!!) e il sorrisone dei presenti. Gruppo clamoroso per attitudine, simpatia e passione e in più diciamolo chiaramente, suonano in maniera impeccabile e che struttura alla grande la scaletta, riuscendo a divertire e tenere alta l’attenzione per tutto il concerto. Gruppone! Satan!!! (da leggersi con voce black metal con tanto di face paint che cerca di evocare insieme a Grumpy Cat [RIP] Lucifero).
Si chiude così tra birre, distro ribaltata sugli scalini (per fortuna tutto illeso) e abbraccioni, la bellissima serata dei 10 anni di Rumagna Sgroza.
Ci teniamo a ringraziare tantissimo Baku e Paolina, Ezio e Enrico (e la gatta Silvana), il CSA Spartaco, le band che hanno suonato, Leo Kaizoku, Alessio Assurd Records, Robertò Hellnation, i compari dei nostri viaggi lunghi Guido e Demone, Andrea Istinto, tutte le distro, gli amici Monta e Ciro Distruggi La Bassa, Canthc che non vedevamo da un secolo e che credevamo fosse rimasto disperso in Asia, Emi, Carlo e la ciurma che ci ha ospitato a dormire, tutte le band e soprattutto TU del quale vergognosamente ci siamo dimenticati di citarti ma a cui vogliamo un sacco bene!
Lunga vita a Rumagna Sgroza, pescion bifor fescion!

Report a cura di Tom e Elizabeth Zoe
Foto di Elizabeth Zoe – Radio Punk
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