Fedeli Alla Tribù 19: oi! edition – report e foto

A Skeggia edizione tutta oi! di Fedeli alla tribù con Ostile, Riot Clan, Ghetto 84, Lenders e Azione Diretta

Questa edizione di Fedeli alla tribù, la 19a per la precisione era stata annunciata da diverso tempo. Senza ombra di dubbio gli amici di Bologna City Rockers la sentivano particolarmente. Vuoi perché era l’edizione tutta oi! della kermesse, vuoi perchè tutte le band, in un modo o nell’altro erano gli amici di sempre della crew bolognese. Segnata da tempo nel calendario arriviamo di buonora A Skeggia, sede dei Forever Ultras 1974 e delle edizioni di Fedeli alla tribù e tra una chiacchiera e l’altra mettiamo il nostro banchetto distro. Quest’oggi oltre a noi ci sono presenti le leggende – e non penso di aver minimamente esagerato – Fulvio Pinto, Robertò di Hellnation e Christian di Anfibio Records coi loro banchetti pieni di vestiario, libri, CD, 12″, umiltà e passione. Veri e propri esempi di vita, su cui magari poco spesso ci si sofferma ma che contribuiscono insieme a band, organizzatori e spazi a tenere viva una scena e una controcultura.
Si parte presto con gli Ostile, band oi-core capitanata dalla carismatica Dalila alla voce. La band ne ha per tutti, sbirri, fasci, padroni e spadroneggia sfoderando riff semplici ma carichi di rabbia working class. Dicono che pensano a fare schifo e a bere. Che dire…lo trovo dannatamente oi! Bravi e diretti, avanti così!
A seguire da Reggio Emilia salgono quel cumulo di skin&punk che rispondono al nome di Riot Clan. oi! classicissimo, 4/4, tutupa e power chords massicci. Capaci di fomentare alla stragrande e di forte, fortissimo impatto. La voglia di uscire con una molotov in strada dopo aver sentito alcuni dei loro pezzi è su livelli molto alti del TearMeDownometro. Anche se in maniera scontata e banale – shame on me – ammetto che attendevo con trepidazione “Whisky e Birra”, oi oi oi!
Con mia grande sorpresa scopro che i successivi a salire sul palco sono i Ghetto 84, band che credevo avrebbe chiuso il festival. La band purtroppo si presenta senza basso, strumento fondamentale per il quartetto made in Bologna. Con grande personalità Rude carica comunque la folla ringraziando e tenendo un lungo, simpatico e sentito discorso. Ce la mettono tutta per ovviare all’assenza al basso e alla fine portano a casa il concerto tenendo alto il morale dei presenti, deliziandoci con veri e propri inni della classe operaia e gettando il cuore oltre l’ostacolo. Da apprezzare che pur di suonare lo stesso si siano presentati in 3, aumentano la voglia di rivederli. E comunque mi sento di ringraziarli per la passione che ci hanno messo, i kids davanti hanno dato tutto e alla fine è stata una intensa mezzora!
Lenders Roma East Side Boi!s si presentano sul palco anche loro non al completo, difatti la seconda chitarra mancava. Tuttavia le due assenze sono sicuramente diverse a livello sonoro. I Lenders, che prendono il nome dall’inventore del tiro della tigre ovvero Mark Lenders di Holly e Benji, sono una delle band più attive del momento, tra concerti e attività “studio”. La loro formula è semplice, uno street punk melodico al punto giusto ma di forte impatto e con dei testi che ti rimangono in testa per giorni e che ti fanno venire voglia di tuffarti dal palco, cosa che il cantante fa di continuo, rendendo molto dinamici i live della band. Ho notato che a Roma per salutarti usano: “Ahò, che dici?” (pronuncia: che diji). Eh, che ve devo dì? Sono veramente una bomba i Lenders, correte ad ascoltarli se non li conoscete e correte soprattutto a vederli dal vivo, adrenalina pura.
A chiudere i live gli Azione Diretta da Perugia, che come sempre si portano dietro i freghi direttamente dalla città del Grifo. Da oggi sfodereranno le nuove spillette fatte da noi, accattatevele! Detto questo, la band ha fatto un disco che insieme a “Ultras Rock N Roll” dei Ghetto 84 è forse il mio preferito in ambito street punk. La band è maturata a livelli incredibili e tira fuori una scaletta di qualità stratosferica. Inni ultras, slogan working class e tanto orgoglio. In più l’amore per la propria città che traspare da ogni sillaba di ogni testo…cose che scaldano il cuore. Momento diabete quando suonano “sciarpe rosse” nella sede dei bolognesi e premettono però di aver chiesto il permesso. Mentalità! Poche storie gli Azione Diretta sono una manata in faccia!
Insomma che dire, Bologna City Rockers dimostra di essere la solita macchina da guerra e ha già annunciato la prossima edizione di Fedeli alla tribù per il 14 febbraio, sempre A Skeggia e che vedrà il ritorno dei Tear Me Down, insieme a Zeman, Hobos, Shameless e Krasue.
Ringraziamo e salutiamo tutte le band, BCR, A Skeggia e Forever Ultras, Christian, Fulvio e Robertò e tutti voi che siete passati al banchetto. Specialmente voi che avete comprato le nostre inutilissime spillette trash! Alla prossima!

Report di Tom
Foto di Zoe – Radio Punk
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