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Intervista con Across e Meat For Dogs

Chiacchierata doppia con le band calabresi Across e Meat For Dogs

A mo’ di intervista doppia eccoci qui a parlare con due validissime band calabresi, Across da Cosenza con il loro Darkcore e i punk rockers catanzaresi Meat for Dogs. Perchè intervista doppia? Perchè da poco è uscito lo split in vinile 12” proprio tra queste due formazioni, coadiuvato dall’etichetta Overdrive Records!

Radio Punk: Ciao ragazzi e benvenuti nella nostra ‘zine! Raccontateci un po’ di voi, in che luoghi e contesti storici vi formate? Di quali band e progetti avete fatto parte in passato?

Across: noi ci siamo formati a gennaio del 2019 in un pomeriggio piovoso e nuvoloso a Cosenza. Tutti provenienti da band dell’underground cittadino di fine anni 90 e inizio 2000 come Duff, Lumpen, Mas Ruido e altre ancora di breve durata. A parte il bassista, subentrato a marzo e anche lui già attivo negli Shameless come chitarra/voce, abbiamo tutti abbondantemente superato le 40 primavere e siamo stati molto attivi nel panorama underground della nostra città organizzando concerti e attraversando gli ambienti sotto e contro-culturali della nostra città, dalla curva ai centri sociali.

Meat For Dogs: ciao ragazzi, innanzitutto grazie per questo spazio che ci concedete, per noi è davvero un piacere. Noi nasciamo nel 1993 a Catanzaro. In quegli anni il punk rock viveva un periodo d’oro con tantissime band ed i tanti dischi che arrivavano da ogni parte del mondo.
Tuttavia nella nostra città invece possiamo dire di essere stati dei pionieri del genere.
Infatti, non esisteva una vera e propria scena punk. Chiaramente fin dall’esordio, abbiamo fatto riferimento alle band che ci piacevano e grazie alla nostra passione per la musica abbiamo messo su la band. I nostri ascolti infatti spaziavano parecchio anche in altri generi e questo aspetto lo abbiamo portato poi nel nostro suono durante il corso degli anni. Per quanto riguarda altre esperienze musicali, all’epoca della nostra formazione, solo Eugenio aveva altri progetti paralleli ma che avevano a che fare più con il metal.

Radio Punk: Parliamo un po’ dello split…Come nasce questa collaborazione tra di voi? E com’è stato lavorare con un grande artista come Lucio Parrillo, fumettista catanzarese che ha collaborato con Marvel, DC Comics e che già aveva lavorato in passato proprio con i Meat For Dogs?

Across: l’idea dello split nasce di comune accordo durante i concerti fatti insieme negli ultimi due anni in giro per la Calabria, con l’intenzione di far rivivere la scena punk un po’ spenta nel territorio negli ultimi anni. A loro ci lega un’amicizia da oltre 25 anni, nonostante l’accesa rivalità socio/calcistica tra le nostre due città per motivi prettamente campanilistici. Il nostro bassista è di Catanzaro e si può considerare un figlioccio dei Meat For Dogs, essendo cresciuto nello stesso paese di due di loro. Inoltre, sempre insieme abbiamo dato vita al Fast Summer/Xmas Fest che ha un’edizione estiva e una natalizia in cui ci esibiamo entrambe le band assieme ad un altro gruppo di amici proveniente dalla zona di Soverato, la Ska/Rocksteady band Bruno &The Souldiers. Di volta in volta vengono coinvolte anche altre band calabresi di vario genere. Riguardo alla collaborazione con Lucio Parrillo credo che la risposta più pertinente la daranno i nostri compagni di split, che con questo straordinario artista intrattengono un rapporto ultraventennale, essendo lui l’autore di tutte le cover dei loro album. Lucio ha fatto un lavoro straordinario per questa copertina, basta guardarla per capirlo!

Meat For Dogs: lo split nasce in modo molto naturale e spontaneo. Da molto tempo ci legava un’amicizia con quasi tutti i membri degli Across, ma negli ultimi due anni grazie ad una bellissima sinergia, abbiamo avuto il piacere di condividere il palco molte volte e sempre con grande divertimento e spirito di amicizia e collaborazione. Da qui l’idea di fare qualcosa insieme che diciamo “sigillasse” questa bella esperienza musicale. Per noi la scelta di Lucio a firma delle nostre copertine ormai era un marchio! Anche gli Across hanno subito condiviso questa scelta con molto entusiasmo. Insieme abbiamo deciso per una mega “caricatura” di gruppo ed ovviamente la maestria di Parrillo ha reso il tutto fantastico.

Radio Punk: Che ci dite invece riguardo l’etichetta Overdrive Records, com’è stato collaborare con essa? E come vi è venuta in mente la scelta di questo particolare formato con due pezzi per band di cui un inedito e una cover dell’altra band?

Across: la proposta iniziale era quella di produrre uno split su vinile 7”, affidandoci in toto all’autoproduzione e alla distribuzione tramite etichette, distro e realtà DIY sparse per Italia ed Europa. Anche per questo si era pensato a incidere due brani a band e l’idea del coverizzarsi a vicenda è piaciuta subito a tutti, una cosa inedita per delle band poco blasonate come le nostre, ma molto rappresentativa per lo spirito d’amicizia che ci ha spinti a realizzare il disco. Tuttavia, era da poco uscita la ristampa in vinile de “Il Grande Bluff” – album dei Meat For Dogs uscito nel 2000 in CD per Vacation House – che era stata curata proprio da Overdrive, etichetta all’interno della quale militano due calabresi DOC come Cristian e Fabio che, appena hanno sentito l’idea dello split, si sono proposti per la produzione completa dell’uscita, proponendoci il formato del Maxi-EP, dunque vinile 12” che gira a 45 RPM. Nonostante una collaborazione piena di intoppi di natura logistica – il tutto è avvenuto nei due anni di pandemia con le problematiche che la produzione dei dischi in vinile ha subito – alla fine ce l’abbiamo fatta e siamo molto contenti del risultato e del lavoro che sta facendo l’etichetta, sempre muovendosi in maniera indipendente e dal basso, come avremmo fatto con una produzione DIY.

Meat For Dogs: per quanto riguarda Overdrive, noi venivamo da una ristampa in vinile de “Il Grande Bluff” per i 20 anni dalla sua uscita. Conosciamo Overdrive ed il suo modus operandi da sempre. Per l’uscita dello split c’è stato un fitto e proficuo scambio di idee specialmente sul formato da far uscire, ed alla fine nonostante qualche immancabile lungaggine dovuta al periodo infelice post pandemia, il risultato è stato molto positivo. Per quanto riguarda la scelta dei brani, noi da sempre canticchiavamo “L’Odore della Pioggia” e ci sarebbe tanto piaciuto suonarla, ed appena si è presentata l’occasione, perché non suonarla sullo split?! È stato davvero stimolante e divertente suonare il loro pezzo, che ormai, ovviamente, fa parte della nostra scaletta live.

Radio Punk: Per chi non avesse ancora ascoltato lo split, vi va di parlarci delle tematiche affrontate nel vostro brano inedito? E già che ci siamo, come e perchè avete scelto il brano dell’altra band da coverizzare?

Across: “Didascalia”, il nostro pezzo inedito, è un brano che si configura come una nostra risposta a chi crede di voler insegnare dei valori didascalici agli altri che per noi rappresentano dei disvalori. Con questa canzone abbiamo deciso di fare a modo nostro una didascalia dei valori che crediamo giusti e che ci guidano nella quotidianità. Riguardo alla cover, abbiamo scelto “A Spasso nei Cieli” un po’ per la ritmica e la melodia del brano che si confà alle nostre atmosfere e ci ha dato spazio di manovra per personalizzarlo il più possibile; poi anche perché si tratta di un pezzo decisamente enigmatico, tra le nuvole, un po’ come i nostri brani.

Meat For Dogs: il nostro brano inedito, “Brucia”, è chiaramene ispirato alla triste vicenda della morte di George Floyd. Questo episodio ci ha colpito molto. Condanniamo qualsiasi forma di abuso di potere ed in particolare non è tollerabile che un uomo possa perdere la vita così. Rispetto alla cover, come dicevamo prima fin da subito la scelta è ricaduta su un pezzo degli Across che ci piaceva moltissimo ed il risultato una volta reinterpretato a nostro modo ci ha convinto che fosse la scelta giusta. È un pezzo che porta dentro un significato davvero profondo e personale e quindi da un certo punto di vista siamo stati onorati di averlo potuto suonare a modo nostro.

Radio Punk: Nonostante abbiamo diversi amici calabresi, non sono mai stato giù, vi va di descriverci com’è la scena dalle vostre rispettive parti? Che spazi, collettivi, band, etichette, situazioni ci sono e com’è essere una band punk nel Sud Italia?

Across: beh su questa domanda forse servirebbe più spazio, ma proviamo a fare qualche considerazione partendo dalla fine. Essere una band punk hardcore del sud Italia, per ovvi motivi, può essere più difficile rispetto ai grandi centri del Paese. Innanzitutto per motivi logistici, per le grandi distanze da percorrere e per la possibilità di andare in giro, ma anche per la poca presenza di spazi in cui suonare e nuove situazioni da conoscere e incontrare. Basti pensare al fatto che per andare a suonare nelle città del nord Italia ci sono centinaia, se non migliaia, di chilometri da macinare, il che preclude la possibilità di farlo molto spesso e obbliga a dover costruire sempre almeno un mini-tour di qualche data per rientrare nelle spese, il che è ben diverso dalla possibilità di suonare ogni weekend o anche di farlo all’estero. Riguardo alla scena della nostra città, negli ultimi anni sta vivendo una stagione più attiva grazie all’impegno di realtà come M.A.D. Productions, DUFF Records e Oblio che stanno cercando di collaborare per alimentare l’attività Live in città, appoggiandosi ai due spazi sociali dell’area urbana, lo SPA Arrow Occupato di Rende e Auditorium Popolare di Cosenza. Anche a livello di band Cosenza è ultimamente molto viva: oltre a noi Across, band come Shameless, Kjummo, Lumpen, Artico e Rea, racchiudono tutte le sfumature di sonorità del Punk Hardcore e dicono la loro attraverso dischi, concerti e tour in giro per l’Italia (e non solo).

Meat For Dogs: da noi negli anni ci sono state diverse realtà musicali legate soprattutto a veri appassionati di musica che si sbattono ancora oggi per organizzare eventi o fare uscire dischi e creare sinergie tra i gruppi. Purtroppo, da sempre facciamo i conti con realtà non sempre predisposte ad accogliere certi tipi di musica, ma questo non ci ha impedito di farci trovare i nostri spazi e crearne altri. Qui è molto importante essere coinvolti attivamente nella scena, per poter portare avanti discorsi e realtà musicali. Esistono infatti pochi locali con una programmazione costante di musica live. Molte situazioni bisogna “inventarsele”, in poche parole è fondamentale uno stile DIY. Essere una band nel sud Italia sicuramente comporta più sbattimenti e sacrifici rispetto a band del resto di Italia. Anche a livello logistico, per noi è tutto un po’ più complicato. A parte tutto i live sono partecipati e molto coinvolgenti; quindi, adoriamo suonare dalle nostre parti e quando si può organizzare qualcosa.

Radio Punk: A livello di stadio c’è, per usare un eufemismo, della rivalità tra Catanzaro e Cosenza, voi come ve la vivete? Andate allo stadio, è un campanilismo sentito o non ve ne frega una mazza di ste cose ahahah?

Across: c’è una rivalità storica e non solo calcistica tra le due città, rivalità che purtroppo viene ancora oggi tramandata di padre in figlio! Due di noi, in particolare, sono cresciuti nella curva del Cosenza, ma ora a più di 40 anni queste dinamiche non ci interessano più – o comunque non le viviamo e sentiamo di certo allo stesso modo che in passato – rappresentano solo dei ricordi indelebili che comunque rivendichiamo sempre.

Meat For Dogs: Ahhh che domanda! Noi siamo tifosissimi della squadra della nostra città!
Ma con gli Across nonostante ci sia tanto astio calcistico tra Catanzaro e Cosenza,
il tutto si traduce in un sano sfottò con qualche bella risata com’è giusto che sia.

Radio Punk: una domanda che vorreste rivolgere all’altra band?!

Across: in quasi trent’anni di attività la vostra formazione è rimasta sempre la stessa, ad eccezione del batterista, croce e delizia di ogni gruppo punk rock che si rispetti. Per quale motivo? Potete fare un riepilogo di quelli che sono stati i batteristi fondamentali per il vostro percorso?

Meat For Dogs: come fate a sopportare Luca Garro (risate)? A parte gli scherzi, a quando il prossimo disco? Siamo impazienti!

Radio Punk: qui sotto alleghiamo le risposte! 

Across: siamo a lavoro sui pezzi del nuovo album da quando è uscito il primo EP “DarkCore” e qualcuno è già da tempo all’interno delle nostre scalette, anche a mò di “banco di prova” per valutare la risposta di chi ci ascolta. Al momento, fra live e mini-tour, stiamo scrivendo sempre nuovi brani e speriamo entro la fine di quest’anno, o al massimo l’inizio del 2023, di entrare in studio e registrarli per metterli finalmente su disco, quindi si può dire che siamo decisamente a buon punto. Riguardo al sopportare Luca Garro, beh lo facciamo più che volentieri e gli si vuole bene, in fondo è anche e soprattutto lui la mente musicale che sta dietro ai brani degli Across.

Meat For Dogs: si è vero, i batteristi sono stati sempre il nostro tallone d’Achille, purtroppo. I motivi sono i più disparati (da motivi personali a problemi logistici ecc.) e sarebbe troppo lungo raccontare le varie vicissitudini che hanno portato a questi cambi, ma quello che possiamo dire è che ogni batterista che ha suonato con noi, ne ha segnato una fase, sia dal punto di vista musicale che da quello umano. Far parte di una band significa davvero condividere tutto e dunque l’aspetto umano ed affettivo è ed è stato fondamentale in questi anni e con ogni batterista che abbiamo avuto. Ognuno di loro ha contribuito alla nascita di un disco o alla realizzazione di tour ed alla crescita musicale della band, e per questo motivo non ce la sentiamo di fare uno o due nomi in particolare, piuttosto sarebbe un piacere per noi citarli tutti… MA SONO TROPPI ahahah!

Radio Punk: Riguardo politica (da intendersi come lotte sul fronte antifascismo, antirazzismo, antisessismo) e DIY, quanto contano per voi come band e come persone nel quotidiano?

Across: non ci riteniamo una band militante nel senso stretto del termine, anche se non disdegniamo la possibilità di veicolare e mandare a chi ci ascolta messaggi ben precisi in cui si evince una presa di posizione netta. Pensiamo che, in ogni caso, suonare punk rock e hardcore non possa prescindere dalla vicinanza a determinate tematiche, valori e modi di intendere la vita, e non è un caso che nella nostra città questo tipo di ambiente musicale underground sia sempre stato legato a doppio filo con gli spazi sociali, i collettivi e le occupazioni abitative. Dunque, seppure queste tematiche non rappresentino il manifesto degli Across in quanto band, è innegabile il fatto che siano dei punti focali nella quotidianità e nella vita di tutti e cinque i membri.

Meat For Dogs: l’hardcore prima e il punk rock dopo in Italia sono nati nei centri sociali e nelle case occupate e va da sé che con antifascismo e antirazzismo ci sia un legame indissolubile.  L’ultima nostra canzone parla dell’omicidio di George Floyd, un piccolo contributo contro il razzismo e tutte le discriminazioni. Siamo nati con il DIY, gli anni piú belli sono stati quelli dell’autoproduzione a partire dai primi demo fino ad arrivare al primo MCD, e all’epoca la nostra distro conteneva centinaia di titoli tra K7, dischi e fanzine, poi piano piano con l’avvento della musica in rete tutto è scomparso, o meglio si è decisamente affievolito, ma siamo felici perché esistono ancora oggi pochi coraggiosi che continuano su questa strada.

Radio Punk: Siete due band che comunque hanno già dell’esperienza in fatto di live fuori dai vostri territori. Cosa “importereste” nelle vostre città di quello che avete visto fuori, cose che secondo voi funzionano alla grande e che vi hanno colpito molto e cosa invece “esportereste”, o meglio cosa secondo voi manca che invece c’è solo dalle vostre parti?

Across: c’è poco da fare, da Roma in su la gente sembra essere molto più interessata all’underground, sicuramente anche per motivi economici, geopolitici e, perché no, anche demografici e di ricambio generazionale. Sostanzialmente la gente comune del nord Italia ha visto circolare skin, punk e metallari già a partire dai primi anni ‘80, sono abituati, essendo geograficamente più vicini all’Europa anglosassone. Da noi la gente per questioni culturali e più legata alla famiglia e a risolvere i problemi quotidiani, sono sempre troppo poche le persone che si avvicinano a questo mondo. Negli ultimi anni però abbiamo visto crescere e alimentarsi le scene underground delle regioni del sud, dalla Puglia alla Campania passando per la Sicilia, con città che propongono una grande offerta di serate underground condite con il modo di fare, lo spirito e la passione di noi meridionali, e spesso è molto più divertente qui che nei centri più blasonati del nord Italia. Anche nelle nostre piccole città se becchi la serata giusta si trasforma in una nottata da ricordare. È proprio questa follia ed entusiasmo che esporteremmo al nord, dove tutto cammina alla perfezione ma è spesso un po’ troppo monotono.

Meat For Dogs: quando fai live fuori, porti sempre con te qualcosa. Per esempio, noi abbiamo avuto la fortuna di fare un tour negli USA. Ecco, esperienze come queste ti fanno capire quanta professionalità ci sia nell’organizzazione di un concerto.
Anche in piccoli club trovi situazioni nelle quali le band si sentono davvero a loro agio. Luoghi in cui le band sono considerate dal punto di vista artistico del termine e trattate da tali. A volte da noi questo aspetto è un po’ trascurato.

Radio Punk: Siamo ai saluti, vi ringraziamo moltissimo e chiudiamo in bellezza. Una cosa che avete sempre apprezzato nell’altra band e qualcosa a livello musicale che invece mette d’accordo tutti tra di voi! Grazie ancora!

Across: ce ne sarebbero parecchie, ma ne indichiamo essenzialmente tre. La prima è il loro inconfondibile sound, che si è sempre discostato dal punk rock tradizionale sia italiano che d’oltreoceano, abbracciando venature pop, emo, cantautorali, con qua e là delle atmosfere del primo hardcore melodico californiano, un sound unico e che riconosci a distanza, come un marchio di fabbrica. La seconda è la loro straordinaria coesione: se ci giri assieme capisci quanto sono affiatati e sul palco si vede, infondono tranquillità e spensieratezza anche a chi li circonda. Infine, la loro professionalità sul palco: mai una sbavatura, come un libero di altri tempi.

Meat For Dogs: la loro musica! Ed ancora l’attitudine giusta e la voglia di suonare e divertirsi, cosa che per noi è stata fondamentale in tutti questi anni. A livello musicale potremmo dire i vari ascolti partendo dall’hardcore e così via; spesso sulla chat che abbiamo in comune ci mandiamo pezzi da ascoltare e suggerimenti su band o altro. E poi sono dei ragazzi in gambissima. Insomma, gli vogliamo bene!

Across e Meat For Dogs al completo!

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