Intervista ai MUD

Chiacchierata con i MuD, band abruzzese che ha da poco festeggiato 15 anni!

Il 28 settembre, per celebrare il loro 15esimo compleanno, i Mud hanno organizzato una festa hardcore al Sound di Teramo. Noi c’eravamo come tantissime altre persone! Con questa intervista cogliamo l’occasione per farci raccontare dai festeggiati com’è andata.

Radio Punk: Benvenuti ragazzi, presentatevi e raccontateci un po’ di voi per quelli che ancora non vi conoscono.
Mud: Ciao amici di Radio Punk onorati di tornare su RADIO PUNK. I MuD nascono in Abruzzo nel 2004, precisamente nella zona della Val Vibrata, Teramo – a.k.a. il 4° mondo. Nonostante i tantissimi cambi di line up negli anni, che ci hanno sempre rallentato un botto, abbiamo all’attivo 3 full length, un EP e un demo del 2006, oltre a circa 300 concerti (non li conto da tantissimo…) tra Italia e buona parte d’Europa. Ci piace la roba “ignorante”, che sia hardcore, metal, punk, rap, o altro e ci nutriamo e prendiamo ispirazione da questo, tant’è che ci siamo autodefiniti ironicamente anni fa “Ignorant Hardcore”. Quello che suoniamo è un mix di hardcore, metal e punk, tutte le influenze arrivano dagli anni 90 ed 80, al massimo primi 2000. 
Ce ne fottiamo altamente delle varie mode musicali del momento ed anzi, tendiamo ad evitare di comporre cose troppo “moderne” in sala prove. Spesso non badiamo tanto se una roba è troppo metal, o troppo punk, o troppo non so cosa…Se una cosa ci piace la teniamo, a patto però che sia bene o male nel filone dello stile “MuD” che negli anni abbiamo creato. O che comunque abbiamo tentato di creare. La formazione corrente è formata da Lucone alla batteria, Edoardo al basso, Frankie alla chitarra ed io, Mauro, nel ruolo di urlatore. Sono anche l’unico membro “superstite” dal 2004.
Attualmente stiamo lavorando in maniera abbastanza costante al nuovo materiale che andrà sul nuovo album sul quale, non appena avremo una manciata di pezzi finiti, inizieremo a pensare alle registrazioni con tutto il lavoro solito che ne consegue. Poi come al solito giriamo sempre suonando un po’ ovunque, e rompendo le palle a destra e sinistra…insomma non stiamo mai con le mani in mano, soprattutto io ahahaha!

RP: Avete da poco festeggiato i 15 anni di attività. Tirando le somme, vi sentite soddisfatti finora del vostro percorso?
M: Direi proprio di sì, anche se penso sempre che avremmo potuto fare molto di più se non avessimo dovuto cambiare formazione praticamente una volta l’anno. Ma considerando il buco di culo da dove veniamo ci poteva stare e considerando quindi tutto l’insieme dei fattori estremamente svantaggianti, si, direi che sono soddisfatto e credo di parlare anche a nome degli altri. Sicuramente di FRANKIE che oramai è un veterano visto che sta nella band da quasi 10 anni. Lucone mi sembra molto soddisfatto dei suoi 2 anni ed Edo sta con noi da Aprile e mi sembra molto preso bene.

RP: Al Sound vi hanno affiancato gli amici Affluente, Vibratacore e 217. Com’è stato?
M: Il 28 settembre al Sound è stato un inferno. Credo che abbiamo riempito quel posto come non lo fosse mai stato prima, di questo ne siamo molto contenti. La serata è stata pazzesca, niente da dire. C’è stata una gran bella risposta di pubblico, e questo è stato molto importante per Teramo e la scena locale in generale. Speriamo si continui su questa strada anche per gli eventi che faremo prossimamente. Non potevamo chiedere di meglio da Teramo per i nostri 15 anni insomma.

RP: Cosa ne pensate della scena hardcore italiana attuale?
M: E’ un gran bel “movimento” devo dire quello attuale, di band valide ce ne sono veramente tante, sarò scontato ma sono i posti che continuano sempre a latitare ma si continua a testa bassa dritti sulla nostra strada come sempre, contro tutto e contro tutti, tutti i giorni tutto il giorno.

RP: I membri della band sono cambiati nel corso degli anni. È stato difficile portare avanti i Mud per tutto questo tempo? Avete mai pensato di sciogliere il gruppo e prendere tutti strade diverse?
M: Si, devo ammettere che è stata molto dura portare avanti la band con i vari avvicendamenti alla line up e le varie condizioni a sfavore. La provincia è dura da vivere per chi fa musica di Satana come noi, ma senza questa merda non so dove sarei ora, in un certo senso a me personalmente tutto questo ha salvato la vita. Anni fa c’è stato un momento in cui per 6 mesi ci eravamo praticamente sciolti, lì poi è stato un po’ un bivio…e fortunatamente poi abbiamo imboccato la strada giusta, cioè quella di continuare a spaccare tutto.

RP: Ve lo ricordate il vostro primo concerto?
M: Certo! aprile 2005, all’auditorium di Ancarano (Teramo). Sul volantino c’era scritto “MuD – Crossover”. Tra l’altro c’era anche una votazione del pubblico per il gruppo migliore e vincemmo noi visto che tra i presenti c’erano tutti nostri amici ahahaah!

RP: Qual è stato il live più assurdo durante questi 15 anni?
M: Questa è difficile…forse direi a Tuzla in Bosnia, al Kaleidoskop festival nel 2016, davanti a 6000 persone! Pazzesco.

RP: C’è una canzone che non può mancare ai vostri concerti?
M: Direi….HOSTILE!

RP: Siete presenti anche voi nella playlist hardcore di Radio Punk, proprio con il brano “Hostile!”. Se doveste fare una vostra personale playlist, tre canzoni che proprio non potrebbero mancare?
M: HOSTILE! l’abbiamo già detta …te ne dico altre 3: FULL SPEED AHEAD, HEAD DOWN, M.B.M.

RP: In questi 15 anni è cambiato il vostro pubblico?
M: Bah, non molto…gira che ti rigira siamo sempre i soliti ai concerti, purtroppo non c’è stato un vero e proprio ricambio ancora…diciamo che ogni tanto si vede qualche faccia nuova, va a periodi… ma il ricambio vero e proprio ancora non c’è. Perlomeno nella nostra zona, altrove qualche ricambio generazionale si inizia anche a vedere…

RP: L’anno scorso avete affrontato un tour nell’est Europa per la promozione del disco “The Sound Of The Province”. Non era la prima volta che suonavate fuori dall’Italia. Che consiglio dareste ad una giovane band che vorrebbe farsi conoscere all’estero?
M: Si era il quinto tour all’estero per noi. Quello che ci sentiamo di dire è di spingere il più possibile! Di girare, di farsi conoscere, auto-promuoversi, rompere le palle! Poi devi andare là e spaccare tutte le sere, no shit.

RP: C’è un posto in particolare dove vorreste tornare a esibirvi?
M: mmmh in Bosnia, a Tuzla. C’abbiamo lasciato un pezzo di cuore laggiù.



RP: La creazione della THC DIY Prod. (etichetta discografica indipendente teramana) è stata una necessità o un desiderio nel cassetto?
M: uhm…forse un po’ tutte e 2 le cose. Diciamo che THC DIY Prod è nata attorno ad un determinato periodo della band, dopo lo scioglimento del nostro precedente collettivo (La Raje Crew), e a cavallo della realizzazione di “The Sound Of The Province”. La distro è cresciuta in maniera esponenziale, si è lavorato tanto con co-produzioni, booking di concerti (ora con una buona frequenza) e tanto altro. Siamo on line anche con 2/3 store e si vedono sempre più “ubriaconi” attorno al nostro banchetto ai concerti. 😀
A me personalmente è sempre piaciuto l’aspetto dell’autoproduzione, l’autopromozione, tirare su concerti e situazioni genuine, sempre del tutto DIY ma in maniera più professionale possibile, ed è forse anche stata una necessità fare un’etichetta tutta nostra, si.

RP: Progetti per il futuro?
M: Suonare, fare pezzi nuovi, registrare un nuovo album, promuoverlo, suonare, continuare a far crescere THC DIY Prod e la band.

RP: Per concludere questa chiacchierata vi lasciamo lo spazio per aggiungere ciò che volete.
M: Grazie RADIO PUNK per questa chiacchierata, continuate così, avete tutta la nostra stima e il nostro rispetto per quello che fate, siete grandi.
Ciao a tutti dai MUD, ci rivedremo in giro sempre e comunque! FULL SPEED AHEAD.

Ragazzi vi auguriamo di continuare così e aspettiamo la festa per i 30 anni dei Mud!
Maria Ve