Tre racconti da Break – Confessionale Punk, nuovo libro di Paolo Merenda
In anteprima su Radio Punk tre brevi racconti di Paolo Merenda tratti dal suo nuovo libro
THE BAND THAT WOULDN’T DIE
Capelli bianchi e fisico segnato dagli abusi saltano subito all’occhio. Alla chitarra il mitico HeWhoCannotBeNamed veste soltanto di un sospensorio e una maschera da Lucha Libre, mentre Blag Dahlia è in tenuta standard: maglietta smanicata, jeans e Converse All Stars.
– Allora, dillo al nostro pubblico! – Blag urla rivolto al bassista: Nick Olivieri. – Siamo una band impegnata: ci interessiamo di politica, inquinamento… – Certo, ci battiamo anche per il sociale! – ribatte Nick scoppiando in una risata fragorosa.
– E abbiamo il cazzo grosso! – Blag lo dice imitando uno stile vocale da gansta-rapper. – Il prossimo pezzo è The Dwarves are still the best band ever e inizia così: Let’s get high and fuck some sluts. E la band riparte con un classico pezzo non più lungo di due minuti.
HIGHWAY STAR
Per i primi venti minuti di concerto gli Zeke non si fermano, suonando almeno un pezzo al minuto, a volte anche due. Tutto quella velocità e quei testi a base di moto, carburatori e competizioni mi danno alla testa.
Il concerto finisce velocemente, senza troppi fronzoli tipo We want more del pubblico. Imbocco l’autostrada verso casa e vedo un’auto che cerca di superarmi, ma non la faccio passare. Inizio ad accelerare: questa notte nessuno mi batterà.
Passo il limite dei 130 km/h, supero i 140, poi i 150 km/h, arrivando inaspettatamente fino a 180. L’auto inizia a “impennare” come un dragster. Nulla mi spaventa, e quando prendo il volo dall’autoradio Marky urla: Uooooo, I’m the Highway Star!
WHEN I GET OLD
– Milo ha la gobba, o sbaglio? – chiede il fan vicino a me. In effetti le forti luci del palco mettono in evidenza una bella protuberanza sulla schiena di Milo Aukerman. Quella gobba crea discussioni infinite.
– Gli sarà venuta a forza di stare sui libri? – oppure: – Sarà malato, ormai ha una certa età – o ancora: – Sarà uno scherzo tipo quello del Perozzi. Quest’ultima affermazione mi strappa un sorriso, Amici Miei è uno de miei film preferiti.
La scaletta tocca tutti gli album, compresi gli “allucinati” Enjoy e All. A fine concerto Milo si leva la camicia sudata e ci mostra uno zainetto dotato di cannucce, tipo quelli dei maratoneti: vecchio sì, ma gobbo no!
Paolo Merenda (Kompagni di Merenda, Madido Respiro, Deep Throat, Anno Senza Estate, Kinn-ocks e Bag of Snacks)
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