Recensione: Beelzebeat/Cibo – 7″ split EP

2 + 2 = BeelzeCibo

Era da mesi che aspettavo di ascoltarlo, e allo stesso tempo di recensirlo. Su le orecchie teste di cazzo, è uscito il 7” split tra Beelzebeat e Cibo.
Ad aprire, un antipasto di affettati misti della bassa padovana. I Beelzebeat sono una creatura ibrida, come un piatto di novelle-cuisine; immaginatevi in giro per i boschi, con una gerla di vimini sulle spalle, come se andaste a funghi. Ecco, ora raccogliete e riponete con cura gli ingredienti del vostro manicaretto: una bella manciata di Patareni, Noise-a-Go-Go quanto basta, una spruzzata di Demented Are Go e una generosa sorsata di Cramps per sfumare a fuoco alto. Ora aprite una Moretti da 66, versatecela sopra ed ecco a voi il grindabilly, signore e signori! Brandendo il loro ormai celebre water, ci piombano addosso con due pezzi inediti; lerci, gutturali, ipnotici, eccessivi. In una parola, estremi. Losers è un incesto tra New Bomb Turks e i Disrupt, tramortisce, e spiana a dovere i timpani alla schizofrenia di Born to Booze, Live to Grind. I due pezzi forse riescono nel compito, tutt’altro che facile, di superare anche quelli contenuti nel loro precedente 7” split con i giapponesi Kamisori. È inutile girarci intorno, al momento sono uno dei migliori gruppi in attività nello stivale, e chiunque li abbia visti dal vivo mi darà ragione.
I Cibo invece non hanno – mi auguro – bisogno di presentazioni: torinesi come la bagnacauda, ci servono da ormai quindici anni delle fumanti portate di musica estrema. Nel corso della loro evoluzione, hanno mosso i primi passi con due album ormai diventati dei classici come Appetibile e Ignorante, a base di un grind-punk irruento e surreale; col passare degli anni hanno poi continuamente arricchito la loro brevettata miscela, mischiandovi tutta una serie infinita di influenze, alternando sempre di più growl e distorsioni telluriche ad incursioni melodiche, dissonanti o persino paranoidi, dando vita ad un suono unico. Con questo disco, più che un ritorno alle origini, propongono una sintesi di tutto ciò che hanno saputo proporre ed inventare, un “ritorno al nuovo”, tanto per citare dei loro altrettanto illustri concittadini. Una vera e propria quadratura del cerchio, con due pezzi che restano incollati nel cervello sin dal primo ascolto. Ci sono anche dei featuring illustri! Se infatti nella prima canzone, Transustanziazione, incontriamo la collaborazione tra i Cibo e l’ex Papa Maledetto XVI – a.k.a Joseph Menghel…ehm volevo dire Ratzinger – nella seguente Sul mio tagliere, è la voce del Principe delle Tenebre Mike Buongiorno che ci accompagna in una interessante digressione sul mondo dei vegetali, a concludersi con un crescendo da sing along, dito puntato al cielo e tonsille sul pavimento.
Questo vademecum dell’osceno in versione tascabile vi sarà offerto in copia vinilica dalla collaborazione di Distrozine, ZAS Records, Finte Platte, Pasidayk Pats, TADCA e Associazione Uroboro, e potrete presto beccarveli dal vivo in due release party, sia in Piemonte che in Veneto, il 27 e il 28 marzo.
Ancora qua state?! Ascoltatevelo a cannone e compratelo subito, stolti!

Rash

Ascoltalo in free streaming da Bandcamp:
Beelzebeat side
Cibo Side