the unborn

Recensione: The Unborn – Apoi!calypse

Andiamo a scoprire il nuovo ep della band di Viterbo!

Con grandissima soddisfazione torno a scrivere di una band oi! dopo diversi mesi. Quest’oggi mi fiondo sul pregiatissimo “Apoi!Calypse” dei The Unborn, band avvolta nel mistero poichè 5 componenti sono coperti con degli inquietantissimi sacchetti che fanno tanto boia del medioevo, come se non bastasse poi, possiedono dei nomi altrettanto macabri: The Shape, The Fog, The Blob, The Fiend, The Ghoul.
Avere questo 7” non è stato semplice, ma la nostra intelligence è riuscita a procurarselo, ancora non si sa come… Il mistero si infittisce. Tornando a noi, questo disco di 4 tracce è il risultato di una coproduzione tra ben 5 realtà consolidate ovvero Crombie Media, oi-Thenische, Rusty Knife, Anfibio Recordse Tuscia Clan. Le grafiche sono a cura di Crombie Media, mentre il bellissimo disegno è del fumettista Giorgio Santucci e le foto di Michela Midossi. Nel libretto, tradotto anche in inglese, c’è uno splendido intervento di Alberto Farina, figlio di Corrado, regista di “Hanno Cambiato Faccia”, film che dà il titolo alla terza traccia.
La band si forma a Viterbo nel 2015 con l’obiettivo di suonare street punk mischiandolo all’immaginario sci-fi/horror inclusivo di messaggi politici e sociali facilmente veicolabili. Una vera e propria chicca, ‘nsomma! Parlando dell’ep vero e proprio, il disco è registrato dal vivo, i suoni sono ben curati e la voce straziante e pulita dà l’effetto del cantare col sacchetto davanti alla bocca, il che rende l’atmosfera cupa e particolare. Le chitarre e il basso sono semplici, ma con riff fatti ad hoc. Potenti e incisive, queste quattro canzoni fatte di uno street punk originale, scorrono via veloci e una volta finito anche il lato B, basta girarlo e si ricomincia da capo!
Devo ammetterlo, la prima volta che li ho sentiti un anno fa, prima degli oi polloi a Bologna, non mi avevano fatto gridare al miracolo; ma dal distruggi la bassa prima e con questo disco poi, si sono guadagnati un posto nel mio cuore. Avanti così The Unborn, chissà che possa mai scoprire chi siete!

Voto: 8

Recensione di Tom