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Recensione: Zeman – Sunday Boys

“…We are the Sunday Boys, drinking beer and bring some noise!”

Dopo svariati mesi torno all’attacco con una nuova recensione. Questa volta è per un album di una band che ha sicuramente lasciato il segno nel mio percorso. Sto parlando di “Sunday Boys” degli Zeman, band oi-core bolognese da poco trasformatasi in quartetto, anche se l’album è stato registrato in versione trio tutto sardo composto da Davide, Roby e Mauro.
“Sunday Boys” si compone di 12 tracce ed è uscito da pochissimo per Hellnation in formato vinile + CD, come da marchio di fabbrica del mitico Robertò. La figata di recensire un disco col formato fisico davanti poi è che tutti i credits ce li hai davanti agli occhi e quindi sono felice anche di riportarvi chi ha contribuito in maniera importantissima alla buona uscita del disco. Cominciamo. Registrazioni a cura di Grug Marini e Manuele Marani del Son House Studio, mix e master a cura di Valerio “Hombre Lobo”, grafiche di Federica “La Rude” e foto di Francesca Paola Marino. Aggiungo, riguardo queste ultime che il lavoro sull’artwork è minimale e fatto molto bene, dato che calza a pennello con l’album stesso. 
Parlando della parte musicale, gli Zeman li conosco da anni e ad onor del vero i precedenti lavori studio (eccezione fatta per “Disciplina“) non mi avevano fatto gridare al miracolo. Dal vivo invece li ho trovati sempre a loro modo particolari, con l’ultimo concerto visto a Imola in cui mi hanno pienamente convinto. Altro discorso quello politico e di “strada”, in cui invece ho sempre ammirato questa band e persone. Tutto questo qua sopra per dire cosa? Semplicemente che ho messo sul piatto questo disco senza sapere esattamente cosa aspettarmi. 
Iniziamo. Si parte a cannone con “Football Violence”, oi! e Motorhead uniti contro la UEFA e il Fair Play! Mi hanno già conquistato. Il disco prosegue poi con una serie di brani più lenti ma non troppo come “Rivalsa”, “Bar dei Ragazzi” – il suddetto bar è uno storico avamposto politico-sociale posto in San Donato (in realtà è un bar dei ciaina immerso nel proletariato più totale, cruda realtà, niente inutili, falsi e patinati borghesismi) – poi “Sunday Boys” e “Troppo Grezzo” che vede un featuring di livello, visto che il ritornello vede la partecipazione alla voce di Rude dei Ghetto 84. Si torna poi a velocità supersonica per quello che è già diventato uno dei miei pezzi preferiti in assoluto, “Bonehead” in cui si fa il verso ai nazi di merda (vedi nel testo “non sopporto più che ti vesti come noi, giri con i nazi e poi ascolti oi!” e “eja eja ha ha ha!”). Si gira il lato e si torna a moderare la velocità e a inserire qualche riff melodico con La Nostra Gioventù, brano di cui non mi ha convinto del tutto la metrica ma che invece mi ha decisamente catturato per l’ottimo testo e che è stato anche votato come miglior video nel nostro sondaggio. Si prosegue con “Football Fighting and Drinking” (il testo lo potete capire dal titolo), “Rude Rebel Ultras” che è la “Disciplina” del disco (vedi ritornello), “Diego Armando Maradona” forse la più goliardica del disco, “Sotzialismu Indipendentzia” canzone interamente in sardo cantata da tutti e 3 e poi si chiude con “Qvis Contra Nos“, pezzo molto sentito che vede la collaborazione degli amici Clear Cut.
A sto punto vi chiederete, ma insomma, che ne pensi?! Penso che sia un disco bellissimo, che mi ha stupito molto e che in queste settimane ho consigliato più volte ad amici. Credo che ci sia da migliorare qualcosa a livello di voce e di struttura della linea vocale, mentre i cori e i suoni sono il valore aggiunto. A mio parere quando accelerano danno il meglio di sé, non a caso “Football Violence” e “Bonehead” sono quelli che mi han colpito di più. In conclusione “Sunday Boys” è un album fatto di cuore e sostanza, di coscienza di classe e orgoglio proletario, di potenza e di melodia non stucchevole. Un album oi! che parla della realtà come accennato sopra, della strada e di ciò che la gente come noi vive quotidianamente, lavoro, precariato, sfruttamento, ribellione, gradinate, ultras, concerti, sbronze, goliardia, antifascismo e working class. Un album fatto dai kids per i kids. Complimenti per lo splendido lavoro Zeman! oi!

Voto: 8/10