diyno mixtape febbraio 2024

Diyno Mixtape: Le uscite di febbraio 2024 – i nostri consigli

Le uscite di febbraio 2024 che vi consigliamo nella nostra rubrica mensile Diyno Mixtape

Dopo un gennaio con diverse uscite interessanti, come ogni mese ci ritroviamo per parlare delle novità di febbraio 2024!

Perché Diyno Mixtape? Diyno è un gioco di parole tra dinosauro (la nostra mascotte è un tirannosauro color magenta) e DIY – do it yourself – dato che questa è la nostra etica, la nostra bussola, il nostro metodo e spirito guida, il nostro mondo. Mixtape è per dare l’idea di un collage, di un insieme variegato di contenuti inerenti non solo a musica, ma anche eventualmente a fanzine, libri, film, progetti vari. Ecco quindi che in questo Diyno Mixtape di febbraio 2024 la nostra redazione rappresentata dal nostro dinosauro andrà a mischiare o mixare un po’ di cosucce tratte dal mondo punk e diy! Oltre a ciò che consideriamo letteralmente imperdibile, in fondo troverete una sezione chiamata “da tenere d’occhio anche…” dove inseriremo altre chicche che ci teniamo a menzionare. Qui troverete ad esempio album che ci sono piaciuti, ma leggermente meno di quelli descritti sopra, ma che comunque vi consigliamo perché potrebbero appassionarvi. Potrete trovare anche demo, video, altri progetti particolari, ristampe, contenuti che non abbiamo avuto tempo di approfondire perché scoperti magari tardi o pubblicati a fine mese e altro ancora.

NB: L’elenco è in ordine alfabetico per band/autore e non è una classifica.
Siate curiosx e se avete consigli o pareri da darci sulle uscite di febbraio, scriveteci pure sui nostri social o via mail!

Se vi interessa la copia fisica di questi album scriveteci pure a info@radiopunk.it dato che alcuni sono presenti in catalogo, altri potrebbero essere disponibili su ordinazione.


Canal Irreal – Someone Else’s Dance (Beach Impediment Records | LP 12″)

Nell’ultimo periodo abbiamo parlato di parecchi album che uniscono hardcore e post punk, dunque quando abbiamo incontrato “Someone Else’s Dance” dei Canal Irreal, ci aspettavamo di sentire qualcosa di simile alla tanto in voga ondata francese. Eppure questa volta le regole della matematica vengono sovvertite: mescolando gli addendi il risultato cambia, e di brutto! La band di Chicago, al suo secondo album, ci manda letteralmente fuori di testa con le sue linee di basso corpose che creano dei giochi melodici interessanti con quelle di chitarra. Un sound che rimanda agli Husker Du ma rimanendo personalissimo, anche grazie alla voce di Martin Sorrondeguy, personalità storica e di spicco della scena DIY impegnata con band note come i Los Crudos e i capisaldi del queercore, i Limp Wrist. L’artwork, in perfetto mood con l’andamento sonoro del disco, è la ciliegina sulla torta di questo capolavoro!


The Chisel – What A Fucking Nightmare (Pure Noise Records | CD/LP 12”)

Disco molto atteso dietro le quinte di Radio Punk, prevedevamo di riservare uno spazio in un Diyno Mixtape per parlarne, una volta uscito il disco ecco confermate le nostre previsioni, insomma, eccoci qua a parlare di questo gran disco! I Chisel ci sono sempre piaciuti per il loro punk diretto, martellante, politico, urlato e pieno di gaso… questa ultima opera li ritrova in una forma perfetta. Le tracce scivolano veloci una dopo l’altra, un perfetto mix di street punk, sudore, oi!, birra, un po’ di hardcore e sangue. Il tema generale è ben sintetizzato dal titolo, una sintesi di ciò che può essere la vita di tutti i giorni, a fucking nightmare!
Non l’avete ancora ascoltato? Recuperatelo subito!


Corrective Measure – Not For You, Not For Anyone (Designated Moshers Unit | Cassetta)

Arriva dal Maine questa straordinaria band hardcore punk veloce, infuriata e vecchia scuola. Ci accoglie, regalandoci delle bellissime emozioni, una copertina con un anfibio targato “Maine Hardcore” dedito a schiacciare un nazi con una idiotissima bandiera con la svastica. Dopo un intro, che è il preludio alla tempesta, si parte in quarta con altre 8 tracce tutte aggressive e di quelle che ti trascinano non in uno di quei patetici poghi per macho-men esibizionisti ma in uno di quelli in cui ti schiacci sotto il palco avendo cura che chi ti sta intorno non si faccia del male, col dito indice alzato e con la rabbia in viso. Rabbia che è abbastanza evidente anche dalle tematiche sociali che la band tratta, in maniera viscerale e sentita, come ad esempio la lotta contro la violenza e il bigottismo sia all’interno che all’esterno della scena hardcore e al riconoscimento dell’accesso all’assistenza sanitaria come diritto umano fondamentale. Consigliatissimo a chi ama band come gli Agnostic Front di “Victim in Pain”, Youth Of Today, Gorilla Biscuits, Turning Point, ma anche band della scena di Cleveland degli anni ’90 o di quella di Boston degli anni 2000. In loop da giorni!


Deponi – Angrip! (Ond Sirkel | Cassetta)

Una decina di minuti divisi in 6 canzoni bastano a farci balzare dalla sedia per Deponi, band giovanissima che si dedica ad un crust punk hardcore dalle sonorità gelide e dirompenti. Partito nel 2022 come un quartetto di 15-16enni composto da Cecilia, Nathalie, Anthony e Camilla è poi diventato un quintetto con l’aggiunta di Geir. La band originaria di Stavanger, città situata nella costa ovest della Norvegia canta in norvegese 5 di queste tracce mentre usa lo spagnolo nella canzone “Hærverk” per via delle origini cilene del cantante Anthony. I testi scritti da Anthony e Cecilia (batterista) affrontano in questo EP varie tematiche politiche, come in “Sensur” – che affronta il tema della censura durante la dittatura cilena ampliandolo poi alla censura in generale in tutto il mondo – o come in “Uteliggeren” dove la band tratta e critica in maniera satirica la realtà socio-economica della propria comunità, dato che Stavanger è conosciuta come la capitale del petrolio della Norvegia. Un EP crust punk d-beat dalla giusta aggressività che vi consigliamo caldamente, rimarrete sconvolti in positivo!


Lèpoka – Dios está borracho (CD/LP 12”)

Se amate l’incursione nel punk di strumenti inusuali come violino, flauti, gaita e bouzouki, questo nuovo album della band di Castellón, comunità valenciana, è quello che fa per voi. La definizione di folk punk appare un po’ restrittiva, perché ritroviamo accenti metal, reggae e ska, ma l’identità geografica si sente forte e chiara. Dalla traccia in catalano valenciano “La nit és nostra”, con la collaborazione di Adrià Salas de La Pegatina e Artur Martinez de La Fúmiga, alla title track che nel ritornello ricorda vagamente il celebre canto di lotta catalano “L’estaca”. Nei testi si parla di ingiustizie e disuguaglianze sociali – se esistesse un Dio, visto come va il mondo, sarebbe di sicuro ubriaco – ma con un piglio propositivo di chiamata all’azione e anche, perché no, alla “fiesta”. A las calles!


Mem//Brane – Subcutaneous (DIY | Cassetta)

Arriva da Bellingham, WA questa band crust punk dalle forti influenze metal. Ellie alla voce e Tyler alla chitarra suonavano insieme in una band RABM (ti consigliamo questo articolo se non sai cos’è) chiamata Ossuary Wraith. Insieme poi a Daniel alla batteria, Chad alla chitarra e Eve al basso fondano Mem//Brane, band attentissima alle tematiche queer e trans. L’EP parte con la citazione di David Wojnarowicz tratta da “Close To The Knives” lasciando poi spazio ad un crust punk grezzo, potente, furioso e dalle tinte oscure e cupe. I testi intrisi di rabbia per i diritti delle persone trans e queer, sono urlati violentemente nelle orecchie di chi ascolta, facendo risultare l’intero EP come un grido disperato per questa comunità sotto forte attacco in USA come in tutto il mondo. Il tutto esce fisicamente in una cassetta contenente una bonus track e con un artwork dalle vibe anarcho-punk/d-beat. EP validissimo e necessario, citando la band: “Trans rights goddammit!”


The Promised End – For the Buried and the Broken (Sound Investment Records, Gunner Records | LP 12”)

Questo album di debutto della band di Boston, formata da membri di Landmines, The Effort, Choke Up e Sky Tigers, è un crocevia di elementi eterogenei. Il sound, aggressivo e orecchiabile al tempo stesso, oscilla tra hardcore melodico, post-hardcore e punk rock energico. Ugualmente nei testi, dal forte contenuto politico, si parla di dolore personale, frustrazione per lo stato della politica, della società e del pianeta ma anche della ricerca di contatto umano e di solidarietà in un’epoca di isolamento e paura dell’altro dettata dall’ignoranza. 10 tracce che possono mettere d’accordo gusti musicali differenti e che restano facilmente impresse dopo qualche ascolto. Tour europeo in programma a settembre!


Shooting Daggers – Love & Rage (New Heavy Sounds | LP 12″, CD, Cassetta)

Il trio queercore da Londra, esce con “Love & Rage”, un full length davvero pazzesco: un unico ascolto non basta, poichè non si colgono tutte le sfumature, ma riascoltandolo risulta sicuramente completo e complesso a livello di sonorità. Le forti influenze grunge anni 90′ si mescolano a post hardcore, dreampop e shoegaze creando un mix personale e unico, qualcosa che sicuramente non vi è capitato di ascoltare recentemente. L’immaginario queer e legato al mondo dello skate esce prepotentemente da tutti i pori e l’artwork lisergico, che ricorda decisamente il mondo dipinto di De Chirico, ti proietta nell’intricato turbinio di influenze e melodie proposte dalla band.
Un disco particolarmente sfaccettato e ricco di dettagli. Ascoltandolo vi sembrerà di essere protagoniste della serie animata Daria, grandissime!


Skalp – Mai Domi (Sentiero Futuro Autoproduzioni / Sistema Mortal Tapes | Cassetta)

Con fischi degli ampli, urla, batteria pestatissima e una chitarra affilata, gli Skalp da Milano escono con queste 8 tracce di d-beat / hardcore potente e selvaggio. I testi minimali affrontano con rabbia temi sociali e politici come il progresso, l’umanità, la guerra e il futuro e vengono urlati nel microfono senza sosta, con un effetto volutamente lofi e grezzo. Anche la ritmica non dà tregua, per gli amanti del d-beat sarà amore al primo ascolto! Le ultime 3 tracce “Nato Nel Dolore”, “Unterwerfung” e “Senza Titolo” sono registrate live al T28, uno squat di Milano. Bomba!


The Stress – Never Die (Pils Records | Cassetta)

Direttamente da Long Island, NY arriva questa incredibile band punk oi! che con questo album di 8 tracce riesce ad unire la giusta dose di veleno e rabbia, un piglio a tratti rock n roll a tratti hardcore e una linea melodica che ti fa entrare subito in testa i pezzi senza risultare stucchevole. La voce graffiante ci urla in faccia tematiche working class, accompagnata da riff di chitarra potenti, da una batteria martellante e da un basso davvero notevole. Sul basso vale la pena soffermarsi un attimo, perché è devastante sia nel suono sia nelle linee che a volte sono complesse e si lanciano in interessanti virtuosismi ma quando invece c’è da dare forza ci va giù dritto a bastonate. Un grandissimo album per chi ama le sonorità stradaiole, energiche e catchy!

Da tenere d’occhio anche…


Arr​​​ê​​​t – The Madness (1753 Punk Noise | Cassetta) 4 tracce di hardcore punk/post-punk grezzo e distorto ma con un cantato pulito e melodico. Come dice la band stessa: suona al meglio quando si ascolta a volume alto!

Deviated Instinct – Dance of the Plague Bearer (Terminal Filth | LP 12″). Gli alfieri dello stenchcore rielaborano 5 canzoni storiche del proprio repertorio regalandoci un album granitico e massiccio.

Hot Water Music – Menace/Burn Forever (End Hits Records | CD). Due nuovi singoli di gran qualità che anticipano il prossimo disco del gruppo Hot Water Music: VOWS. La voce di Chuck Ragan sempre sul pezzo, 6 minuti e mezzo da ascoltare in loop in attesa dell’album completo (previsto per Maggio).

Igitaia – Garaituen Grina (CD). Per il giovanissimo quintetto basco la musica non è solo divertimento ma anche uno strumento per alimentare la rivoluzione. Otto tracce oi! cantate alcune in spagnolo e alcune in basco, sempre con testi politicamente impegnati. Da segnalare la collaborazione di membri di band come Harresi e Bootboys 2231 e il bell’artwork di Motorcity Graphics.

Ikhras إخرَسJahanam Btistana (Quality Control | Cassetta + Fanzine). 5 canzoni cantate in arabo e inglese dalla band a cavallo tra Brighton e Londra. Hardcore infuriato con tematiche impegnate che si esprime contro l’oppressione religiosa e a favore della resistenza palestinese.

Mutiny – S/T (Ska Punk International | EP 12”). Supergruppo con membri di Death by Stereo, Voodoo Glow Skulls, Dissidente, The Adolescents e altri. Sul lato A 4 tracce ska-core in inglese, sul lato B le stesse tracce cantate in giapponese da membri dei Frail. C’è anche una versione del disco che include un manga.

Problem – Violence On The Metro (1753 Punk Noise | Cassetta) 3 tracce di irruento UK82 / hardcore punk con qualche sfumatura Oi! per la band di Los Angeles. Titoli, testi e immaginario dannatamente punk!

Worse Off – Over, Thinking (All we got! Records | CD/Cassetta). Album di debutto del duo newyorkese, “per gente che ama i cani e i pretzel”. Punk rock melodico con testi (auto)ironici, introspettivi ma anche impegnati contro sessismo, razzismo e omo-transfobia.

YAKUZA極道 – S/T (Extreme Earslaughter | LP 12″). Non fatevi ingannare dal nome, la band proviene da Atene e canta in greco. 8 tracce deflagranti più una cover dei Chaos UK, per fan del d-beat più marcio e rumoroso!

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